La Latemar Mountain Race ad Alex Oberbacher e Karin Oberhofer

Missione compiuta per il gardenese di Ortisei Alex Oberbacher. L’alfiere del Team La Sportiva, dopo il podio del 2023, finalmente è riuscito a siglare il proprio nome nell’albo d’oro della Latemar Mountain Race della Val di Fiemme, dominando la settima edizione grazie ad una prova di forza. E in campo femminile è stata la prima volta anche per Karin Oberhofer, altoatesina della Val Ridanna, già medagliata alle Olimpiadi e Mondiali di biathlon ed ora ottima interprete delle corse in quota.
Si è dunque rivelata un’edizione particolarmente spettacolare e combattuta quella organizzata dall’Us Cornacci di Tesero, con oltre 230 concorrenti in gara fra i due percorsi proposti, ovvero la tradizionale skyrace e la light trail experience.
Oberbacher ha chiuso la sua prestazione con un ottimo tempo di 2h21’22”, precedendo sul traguardo di Pampeago, dopo aver percorso 25 km e 1680 metri di dislivello positivo, l’agordino Luca Cagnati di 1’53”, mentre sul terzo gradino del podio ha concluso il solandro di Pejo Alex Rigo a 2’35”, quindi quarto l’altoatesino di Avelengo Andreas Reiterer a 6’05”.
La fase iniziale della gara è stata particolarmente combattuta con Oberbarcher e Rigo ad alternarsi in vetta e Luca Cagnati ad inseguire nei tratti del Doss dei Branchi e Monte Cornon. Poco prima dell’ascesa al Monte Agnello il gardenese ha deciso di allungare, prendendo un centinaio di metri sugli avversari. Un gap che gli avversari non sono più riusciti a ricucire, anzi nell’ascesa verso il rifugio Torri di Pista Oberbacher ha nuovamente aumentato il divario portandolo attorno ai due minuti, gestendo la leadership nei spettacolari transiti alla Forcella dei Camosci e nel labirinto del Latemar, che ispirò Agatha Christie in uno dei suoi romanzi. Non è cambiato nulla neanche nella discesa verso il traguardo di Pampeago, con una prima parte molto tecnica e un tratto finale corribile.
Braccia alzate e sorriso smagliante, nonostante la fatica dunque per Alex Oberbacher sul traguardo di Pampeago, precedendo il bellunese Luca Cagnati alla prima partecipazione e il trentino Alex Rigo al secondo podio alla Latemar Mountain Race. Seguono in classifica Andreas Reiterer, Giacomo Forconi, Simone Turrini, Enea Marzari e Kevin Maniotti.
Perentoria poi la vittoria nella sfida femminile di Karin Oberhofer, ex atleta di biathlon con un pedrigee di alto livello, che dopo una partenza soft già al Doss dei Branchi ha superato la rivale Ingrid De Nanega, percorrendo poi in solitaria e in crescendo la restante parte del tracciato e tagliando il traguardo di Pampeago con il tempo di 3h24’24”. Medaglia d’argento di giornata poi per Ingrid De Nanega giunta con oltre 7 minuti di ritardo, quindi terza l’austriaca Carmen Kaar. Fuori dal podio Anna Santini, seguita dalla georgiana Giuli Tvildiani, quindi sesta la vincitrice del 2023 Cristiana Follador.
Nelle classifiche di categoria Giuliano Croce ha vinto la juniores, Alex Oberbacher la senior, Luca Cagnati la Amatori A, Peter Kalser la Amatori B, Emilio Pasqualini la Veterani A, Robert Franzelin la Veterani B, ed ancora Ingrid De Nanega la seniores, Karin Oberhofer la Amatori A, Cristiana Follador la Amatori B.
Per quanto riguarda la versione light trail experience di 15 km e 730 metri di dislivello positivo si è imposto Filippo Zanon dell’Atletica Valle di Cembra con il tempo di 1h12’52”, davanti ad Andrea Lusuardi di 3’40” e a Lorenzo Armillei a 4’27”. In campo femminile il successo ha arriso all’atleta di casa Valeria Delladio con il tempo di 1h33’39, precedendo Camilla Spagnol e Michela Gilmozzi.
La Latemar Mountain Race ha assegnato anche punti per la classifica del circuito Trentino Mountain Cup, essendo la quinta delle sei gare. In campo maschile si conferma leader Kevin Maniotti dell’Us Quercia con 339 punti, seguito da Simone Turrini che ha recuperato ben due posizioni ed ora conta 304 punti, quindi terzo è Nicolò Paolazzi con 299. In campo femminile Maddalena Tomasi continua a guidare la graduatoria dall’alto dei suoi 353 punti, dietro di lei Veronica Tomasi con 304, quindi Anna Santini con 299.
Fonte Pegasomedia